lunedì 30 dicembre 2013

...Poi,con ogni testa d'albero guarnita, la nave sovraccarica calò davanti al vento. La brezza di poppa che riempiva i vuoti di tante vele, come una strana forza che volesse alzarci e spingerci in alto, rendeva la coperta che ci ondeggiava e oscillava sotto i piedi simile all'aria; e la nave si avventava come se due impulsi contrari lottassero in lei: uno di balzare dritta al cielo, l'altro di buttarsi con una straorzata verso qualche meta orizzontale. E se aveste osservata la faccia di Achab quella notte, avreste pensato che anche in lui si azzuffavano due cose contrarie. La sua unica gamba viva destava echi vivaci sul ponte, ogni urto del suo membro morto suonava come una martellata su una bara. Sulla vita e sulla morte camminava quel vecchio. Ma per quanto la nave volasse così rapida e sguardi ansiosi partissero da ogni occhio come frecce, il getto d'argento per quella notte non si vide più. Ogni marinaio giurò di averlo visto una volta, ma non una seconda.

Herman Melville, Moby Dick, Cap LI, Lo spruzzo fantasma


                                                                           Io e Rudi.

venerdì 27 dicembre 2013





                                                          "Centocinquanta"
                                       travertino bianco,mosaico, monumento.

Qualcosa si allontana,qualcosa si avvicina...

mercoledì 25 dicembre 2013



                                                      "La lettera dall'Oceano"
                                      ( olio e TM su tela cm.90x100)

martedì 24 dicembre 2013

...Con tutti i suoi tatuaggi,era in complesso un cannibale pulito e di aspetto gradevole.Che è tutto questo chiasso che ho fatto, dico a me stesso: costui è un essere umano proprio come me, ed ha tanto motivo di temermi come io di temere lui. Meglio dormire con un cannibale sobrio che con un cristiano ubriaco....

Melville, Moby Dick, III- Allo sfiatatoio










                                   N° 1
                                                          Lampedusa-Roma, 22 Dicembre 2013



lunedì 23 dicembre 2013

Finalmente tirammo su l'ancora, le vele vennero spiegate, e scivolammo fuori. Fu un corto,freddo Natale; e quando la breve giornata nordica si mescolò nella notte, ci trovammo quasi al largo su un oceano invernale, i cui gelidi spruzzi ci rivestivano di ghiaccio come di un'armatura lucente. Le lunghe fila di denti sui parapetti luccicavano alla luna, e grandi ghiaccioli ricurvi pendevano dalla prua, come le bianche zanne d'avorio di qualche mostruoso elefante...
...ogni tanto,come il vecchio bastimento tuffava forte di prua nelle acque verdi e s'irrorava tutto di quei brividi di gelo, e i venti urlavano e il cordame vibrava, si sentivano le sue note ferme:

                                       Dolci campi oltre il gonfio Giordano...
                                     
 Melville, Moby Dick ,Cap XXII, Natale allegro.

sabato 21 dicembre 2013

...se un uomo ha la fortuna di avere addosso ciò che serve a un altro per farsi una buona risata,non abbia esitazione,ma si disponga allegramente a impiegarsi e a farsi impiegare a quello scopo...

( Melville, Moby Dick)

venerdì 20 dicembre 2013

Chi può dire di stupirsi vedendo quello che accade nella società attuale?
Qualcuno si è stupito, per esempio, apprendendo e vedendo quello che accade nei centri di identificazione delle persone sbarcate a Lampedusa?
Tutto sembra rovinare verso il basso e non se ne vede il fondo.
Ma io voglio stupirmi e anche arrabbiarmi.